NiSi Close-Up NC Macro
Erano davvero tanti anni che non scattavo una macro. Iniziai a fotografare proprio questo tipo di immagini oltre 14 anni fa, con un ottica Canon EF 100 mm f2.8, una vera e propria lama a diaframmi molto chiusi, con cui riuscivo ad estrapolare dalle farfalle ed insetti che fotografavo, ottimi dettagli e colori.
Nel periodo di sosta forzata a causa del Covid-19, sono entrato in possesso, grazie alla partnership con NiSi Italia, del Close-UP NC Macro. Una lente addizionale che, applicata su ottiche con focali tra i 70 e 400 mm, consente di aumentarne il fattore di moltiplicazione, permettendo di ottenere ingrandimenti al pari di un ottica macro!
CONFEZIONE E PRIME SENSAZIONI
Il kit viene fornito in una confezione molto accattivante. All’interno si trova una splendida custodia circolare in tessuto con cerniera e comodo laccetto. La lente Close-Up la troviamo alloggiata in un solido alloggiamento anti-urto. Nel kit sono inclusi anche due anelli adattatori (77-72 mm e 72-67 mm) necessari per il montaggio della lente sulla stragrande maggioranza degli obbiettivi in commercio.
Appena si prende in mano la lente, non si può fare a meno di notarne i particolari costruttivi, le finiture ed il peso (207 gr), caratteristiche che fanno subito pensare ad un prodotto di qualità.
CARATTERISTICHE TECNICHE/COSTRUTTIVE
A differenza della quasi totalità delle lenti addizionali presenti sul mercato, i Close-Up di NiSi sono realizzati con vetro ottico per applicazioni di precisione e lenti apocromatrici, sulle quali è applicato il famoso trattamento Multi-Nano Coating.
La lente ha una filettatura di 77 mm, e come precedentemente descritto, vengono forniti due anelli adattatori da 77 a 72 mm e da 72 a 67 mm, in modo che possa essere permesso l’impiego sulla gran parte delle lenti con focale tra i 70 e 400 mm. Il Close-Up consente il mantenimento dell’autofocus nel range d’azione della lente ossia, in base alla lunghezza di focale impiegata, dai 20 a 70 cm. Nelle foto test che vedremo qui di seguito, è stata impegata la messa a fuoco manuale con tramite live view della reflex impiegata.
PROVA SUL CAMPO
Quanto iniziai a scattare le prime fotografie macro nel 2006, lo feci in compagnia di amici molto esperti, i quali mi convinsero ad acquistare un ottica dedicata di livello (Canon 100 mm f/2.8), tralasciando soluzioni più economiche quali lenti addizionali/obiettivi di scarsa qualità, in quanto dovendo estrapolare dettagli estremamente precisi, occorreva un attrezzatura adeguata. Non vi nascondo quindi, che sono sempre stato un pò negativo nei confronti delle lenti addizionali. In questo caso però, conoscendo la qualità dei prodotti NiSi, non ho resistito alla tentazione ed ho effettuato il test con molto entusiasmo, impiegando il mio teleobiettivo Canon 100-400 f/4.5-5.6L IS II USM. Il 100/400 ha normalmente una distanza minima di messa a fuoco di 1.80 ml, ma con la lente addizionale a 100 mm è possibile avvicinarci notevolmente al soggetto.
Come si può notare dalla foto soprastante, il soggetto era davvero vicino alla lente. Durante il test ho effettuato più scatti, variando la focale dai 100 ai 400 mm, riscontrando ottimi risultati a diaframmi compresi tra f/11 e f/16, sia per l’ingrandimento ottenuto (paragonabile a quello di una vera lente macro) che per la nitidezza dei soggetti.
Gli scatti a 100 mm sono stati eseguiti con il soggetto a circa 52 cm dal piano di focale, mentre a 400 mm la distanza è aumentata sino ai 63 cm, ottenendo queste immagini
Le foto d’esempio sono semplici file raw salvati per il web senza la minima post-produzione o crop. Si può notare come l’ingrandimento massimo (foto a dx), ottenuto impiegando il teleobiettivo al suo massimo zoom (400 mm) abbinato ovviamente con la lente Close-Up NiSi, abbia un ingrandimento molto simile a quello di una lente macro. Il soggetto risulta davvero molto nitido, con contorni molto ben definiti, inoltre l’immagine è priva di aberrazioni, distorsioni o altri difetti. Ovviamente montando la lente addizionale, si è abbastanza legati alle distanze di lavoro. Si dovrà quindi porre molta attenzione durante la fase di posizionamento del cavalletto, in quanto avvicinandosi o allontanandosi troppo vi sarà l’impossibilità di messa a fuoco. Per ottenere ingrandimenti maggiori avvicinandosi ulteriormente al soggetto è comunque possibile montare i classici tubi di prolunga.
Ecco altri piccoli esempi della qualità della lente Close-Up, sempre con solito set-up. Occorre tenere in considerazione che i dati inerenti le distanze di messa a fuoco, sono relativi agli strumenti impiegati. Cambiando obiettivo possono variare lievemente le distanze minime di messa a fuoco.
Analizzando i test, sono rimasto davvero colpito dalla resa di nitidezza che la lente Close-Up possiede. La qualità del file ottenuto è davvero fedele a quella del file originario della lente e non si notano perdite di qualità.
CONCLUSIONI
Dopo aver testato il Close-Up in diverse sessioni fotografiche, mi sono convinto a trovargli uno spazio fisso nello zaino fotografico. Il suo minimo ingombro infatti, lo colloca tra gli accessori indispensabili da non lasciare mai a casa! Tante volte mi è capitato infatti di preparare lo zaino per trekking o viaggi fotografici in cui, per questioni legate al peso dello zaino, ero costretto sacrificare la lente macro. Il Close-Up, grazie alle sue qualità indiscusse ed al prezzo non eccessivo, lo colloco quindi tra gli accessori fondamentali a cui ogni fotografo non può certo rinunciare!